Etichette

6 apr 2016

MI/VI SPIEGO


Mi sono arrivate molte domande sulla mia esperienza di premorte (come si chiama adesso in Italia il NDE) quindi posso dire - come avevo già detto prima - che io non ricordo di aver parlato con Gesù – ma che mentre si muore si ottiene quella che molti oggi chiamano intelligenza universale (o cumulativa) che non è altro che il nostro pensiero, logica ed intelligenza sono libere di funzionare senza più avere il bombardamento dei 5 sensi e delle notizie continue che si ricevono al giorno di oggi (giornali, radio e televisione con film e telegiornali).
Quando la nostra logica – e coscienza – sono aumentate si rivede la propria vita fin dalla nascita e – grazie intelligenza universale – diventa possibile individuare ogni volta che abbiamo fatto del male ad altri (a parole o con armi o anche con soldi o la legge) ed è proprio con questa nuova capacità di valutare in che modo si è vissuto che si può decidere da soli – senza il bisogno di nessun Dio – in che modo si passerà l’etrnità.
Allora, siccome tutto quello che si fa o si ri-vive come anime, non è altro che la proiezione di tutte le nostre esperienze, quello che si ha fatto o imparato e anche dove si è stati, se si decide (individualmente) di meritare il paradiso si può ricostruire sia i posti che ci sono piaciuti, le attività che ci hanno più appassionato e perfino gli animali (cani, gatti, cavalli ecc... ecc...) che abbiamo amato mentre si era vivi, quindi non è che gli animali abbiano l’anima anche loro che li fa magari andare in paradiso, siamo noi che – come anime – creiamo gli animali che più abbiamo amato e che abbiamo avuti vicini da vivi.
Per quanto riguarda l’inferno anche quello – come il paradiso – è personale, nel senso che siccome l’aldilà è costituito  dalla proiezione mentale (o della coscienza) di quello che si è vissuto mentre si era vivi, così come il paradiso è formato da tutto quello di bello – o che abbiamo amato – da vivi, l’inferno è tutto quello di brutto o doloroso che abbiamo subito nella terra dei vivi.
E qui gli esempi sono milioni di miliardi, perchè ogni persona è diversa ed ha una vita diversa, chi ha ammazzato qualcuno viene ammazzato nello stesso modo (sentendo tutto il dolore) in eterno, oppure chi ha annegato un altro (anche se solo per errore o sbadataggine) annegherà per sempre senza che nessuno lo aiuti e via così.
Quello che credo sia più interessante di tutto è che anche chi si convince di aver passato una “vita modello” quando muore rivede la sua vita con un punto di vista completamente diverso e magari si condanna al suo inferno (personale) per sempre (o in eterno).
In pratica è tutto abbastanza semplice, basta capire che nell'aldilà tutto non è altro che la proiezione (anche al negativo, per i peccatori) di tutto quello che si è vissuto mentre si vive, con la differenza che non ci si può più convincersi da soli di aver vissuto una vita meravigliosa o perfetta, l’intelligenza liberata dagli stimoli che riceve mentre si vive prenderà la decisione più oggettiva ed onesta che si può mai prendere, quindi a parte che non si va in un tribunale dove Dio è il giudice, che dà il “giudizio finale”, siamo noi stessi – come anime – che ci giudichiamo e decidiamo come trascorrere eternità, che non è altro che “l’adesso” infinito (o eterno).
A mio parere anche questo è un modo magnifico ed appassionante di come il nostro creatore ci ha fatto, quindi non solo siamo eterni, ma abbiamo anche la capacità di decidere dove andare da dopo-morti.
Poi c’è anche chi mi ha chiesto del purgatorio, se è più vicino all’inferno o al paradiso e qui posso dire che quando si va in purgatorio, magari ci si va a scontare peccati di £basso impatto su altri” ma l’enorme differenza è che chi è in purgatorio non solo sa che andrà in paradiso (dopo aver svontato i propri errori) ma il paradiso lo vede addirittura, quindi – a mio parere – il purgatorio non è orribile come l’inferno, ma anzi non è poi così male, visto che si sa già (e si vede già) che una volta che si sono scontati – o riparati anche – i propri peccati/errori si andrà in paradiso (che – come dice la parola stessa - è veramente un paradiso!).
Ecco con questo spero proprio di aver risposto a tutte le vostre domane e ricordate che chi ha avuto un esperienza di premorte non solo non ha più paura di morire ma addirittura “aspetta e spera”

  1. http://www.leparoledegliangeli.com/it/premorte/2244-testimonianze-nde-la-scoperta-della-vita-nell-esperienza-nde-testimonianza-di-premorte-di-alessandro.html
  2. http://www.maurizioblondet.it/sulle-esperienze-di-pre-morte/
  3. http://www.antoniosocci.com/la-storia-del-bambino-che-e-stato-in-braccio-a-gesu/
  4. http://www.mednat.org/misteri/premorte.htm
  5. http://www.coscienza-universale.com/misteri/george-ritchie-straordinaria-esperienza-di-pre-morte/
  6. http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/la_vita_dopo_la_morte.htm
  7. http://www.potenzadellacroce.net/contenuti/pre-morte/pre-morte_indice.html
  8. http://www.oggi.it/people/vip-e-star/2013/02/01/in-coma-ho-visto-il-paradiso-ve-lo-racconto-intervista-esclusiva-a-eben-alexander/ 



Nessun commento: