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8 dic 2010

GIAN BATTISTA


Fu il fondatore della fabbrica di organi Lingiardi di Pavia. Naque il 29 novembre 1765 a Mozzanica. Nel 1779, all’età di 14 anni, si trasferì a Pavia per lavorare come operaio presso la bottega organaria degli Amati. Nel 1807, sempre a Pavia, aprì una propria bottega che, dopo qualche insuccesso, incominciò ad affermarsi in particolare per le caratteristiche timbriche dei propri strumenti che presentavano dei registri di ripieno particolarmente limpidi, omogenei e cristallini. Costruì circa 40 strumenti ma la sua bottega, nel corso di quasi tutto l’800 grazie soprattutto ai figli Giacomo e Luigi, continuò a produrre strumenti sempre più prestigiosi affermandosi tra le primissime fabbriche italiane di organi a canne, degna rivale della prestigiosa fabbrica Serassi di Bergamo. E’ proprio grazie agli scritti lasciati dal figlio Luigi che possiamo carpire alcuni aspetti della personalità di Gian Battista Lingiardi. Nei racconti della propria infanzia e giovinezza, Luigi fa emergere la figura di un padre buono, paziente ma anche molto scrupoloso. Un padre attento all’istruzione dei figli e alla loro crescita culturale e professionale. Inoltre, è dalle stesse parole del figlio Luigi che abbiamo l’immagine chiara e sintetica di Gian Battista Lingiardi come uomo e come artista, egli afferma che il padre: “per prontezza d’ingegno, consumata pratica in ogni ramo, unite a fior di buon senso artistico ”svolgeva, nella bottega, un’attività pari a quella di “tre esperti lavoratori”. Poi aggiunge: “in lui pertanto noi dobbiamo riconoscere la fonte prima della nostra prosperità ed essergli grati non solo come padre amoroso, ma anche come artista illustre”. Gian Battista Lingiardi muore il 15 Marzo 1850.

29 nov 2010

TRADIZIONE ORGANARIA

Gian Battista Lingiardi fu il fondatore della fabbrica di organi Lingiardi di Pavia. Nacque il 29 novembre 1765 a Mozzanica.
Nel 1779, all’età di 14 anni, si trasferì a Pavia per lavorare come operaio presso la bottega organaria degli Amati.
Nel 1807, sempre a Pavia, aprì una propria bottega che, dopo qualche insuccesso, incominciò ad affermarsi in particolare per le caratteristiche timbriche dei propri strumenti che presentavano dei registri di ripieno particolarmente limpidi, omogenei e cristallini. Costruì circa 40 strumenti ma la sua bottega, nel corso di quasi tutto l’800 grazie soprattutto ai figli Giacomo e Luigi, continuò a produrre strumenti sempre più prestigiosi affermandosi tra le primissime fabbriche italiane di organi a canne, degna rivale della prestigiosa fabbrica Serassi di Bergamo.
E’ proprio grazie agli scritti lasciati dal figlio Luigi che si può carpire alcuni aspetti della personalità di Gian Battista Lingiardi. Nei racconti della propria infanzia e giovinezza, Luigi fa emergere la figura di un padre buono, paziente ma anche molto scrupoloso. Un padre attento all’istruzione dei figli e alla loro crescita culturale e professionale.
Inoltre, è dalle stesse parole del figlio Luigi che si ha l’immagine chiara e sintetica di Gian Battista Lingiardi come uomo e come artista, egli afferma che il padre: “per prontezza d’ingegno, consumata pratica in ogni ramo, unite a fior di buon senso artistico ” svolgeva, nella bottega, un’attività pari a quella di “tre esperti lavoratori”. Poi aggiunge: “in lui pertanto noi dobbiamo riconoscere la fonte prima della nostra prosperità ed essergli grati non solo come padre amoroso, ma anche come artista illustre”.
Gian Battista Lingiardi muore il 15 Marzo 1850.
Ernesto fu uno dei suoi nipoti che si convinse che il tono “umano” del suono degli organi che costruiva era dovuto al fatto che lui intonava le canne di piombo puro a fiato mettendole in bocca, che era infettata dal piombo ma che al tempo non si sapeva che era cancro. Fu di questo che morì perché non smise mai di intonare le canne, anche se era doloroso.

28 ott 2010

LA CURA CONTINUA

I miei contatti giornalieri con medici esperti in terapie aggiuntive per la riabilitazione di traumi che la medicina ufficiale ancora non sa come trattare mi fa fare adesso una serie di terapie poco comuni per aiutare la formazione di neuroni nuovi al posto di quelli che sono morti nell'incidente che ho avuto 5 anni fa.
L’ossigenoterapia che ho al momento sospeso attiva le mie staminali che sono nel midollo osseo e che aiuto prendendo dei glico nutrienti che vengono usati per chi ha Alzheimer con successo già da qualche anno e in più ho cominciato a fare massaggi secondo la tecnica di Up-ledger che movimentando il midollo spinale crea spazio per i nuovi neuroni che si formano.
Poi ho comprato un telaio di supporto per aiutarmi a stare dritto in piedi per ore, perché sono seduto in una sedia a rotelle da 5 anni e ho l’osteoporosi, quindi ho ossa fragili e se dovessi cadere mentre cammino e rompessi un osso e sarebbe una tragedia perché dovrei restare almeno seduto per mesi e magari non potrei neanche provare a camminare mai più.
Quindi ho cominciato a fare terapie per aiutare il cervello a ripararsi così quando mi compro la camera iperbarica portatile per continuare a fare ossigenoterapia non ci sarà più nessun motivo fisico perché non possa tornare quello che ero.
Poi se tutto funziona come dovrebbe verrò a Verona coi miei figli d’estate così migliorano il loro Italiano e vedono di persona le ricchezze storiche, artistiche ed architettoniche che abbiamo in Italia che io considero la culla della civiltà occidentale.

16 ott 2010

ELISABETTA

La mia assistente per il mangiare e il recupero mentale e fisico ha un sacco di “titoli” che uso a seconda del momento, il suo nome che viene usato da tutti è Beth ma ogni tanto io la chiamo sorella, tanto mi aiuta e ci tiene al mio recupero fisico, poi la chiamo anche suora perché è la persona più Cattolica che abbia mai conosciuto, sa a memoria molti libri della Bibbia e spesso cita passaggi di letture sacre a seconda di quello che sente al momento.
E’ madre di 5 figli che vanno dai 28 ai 20 anni, è ha 7 anni più di me e mi tratta come fossi il fratello minore, suo marito Joe è una persona di grandissima generosità e pazienza, io non so se potrei mai lasciar fare a mia moglie quello che fa lui da circa 2 anni.
Io la pago pochissimo per le sue ore di lavoro con me e niente per le decine di ore di lavoro per me, che fa per parlare con la mia assicurazione medica, coi miei medici e con tutti (tanti) gli esperti di ossigenoterapia con cui sono in contatto da anni.
Sento che il minimo che posso fare per ringraziarla di tutto quello che fa ed ha fatto per me è di portarla con me in Vaticano quando potrò camminare con indipendenza ancora e potrò anche lavorare come sono stato programmato a fare dalla nascita.
La mia ricchezza genetica da Italiano con avi che costruirono decine di organi ancora oggi usati in chiese dalla Liguria all’Emilia e tanti altri collegamenti genetici che solo un Italiano può avere la affascinano ed arricchiscono ed il nostro parlare ed argomentare su soggetti dei più vari aiuta il suo pensiero e la mia riabilitazione logica e mentale come nient’altro al mondo può fare.

8 ott 2010

PERDITE

Se nel mio incidente non ho perso la vita, ho perso tutto il resto, cioè quello che amo e mi è caro anche adesso a quasi 5 anni da quel momento.
La lista di quello che ho perso è lunghissima, va dalla perdita della moglie che amo immensamente ancora, anche se mi fa le corna col mio dottore specialista in trauma cranico di Santa Barbara e che vive con lui e coi miei due figli che posso vedere solo poche ore il Sabato o la domenica, poi non posso neanche più lavorare, che considero la mia specialità e fare sport tipo corsa, nuoto e ciclismo che mi davano tantissima gioia e che con lo sci d’inverno mi davano un fisico almeno 10 anni più giovane.
Il suonare il mio piano a mezza coda era anche quello un passatempo di grandissima soddisfazione perché anche se non ero un bravo pianista mi stimolava con le difficoltà e il mio amore per Bach.
Il mio rifiuto totale di accettare che la mia vita sia finta ha generato la mia dedizione alla ossigenoterapia che è così logica e semplice che non smetto di fare finchè o non comincio a camminare o qualcuno non mi spiega con dati scientifici ed esempi reali che le mie speranze e i miei sodi sono tutti sprecati e che è meglio che cominci a fare i conti con la mia realtà da disabile che non tornerà mai più com’era.
Questa è una foto di mia moglie quando prima di sposarla l’avevo portata a Venezia, i miei ricordi di quei tempi, circa 16 anni fa sono ancora vivissimi e mi fanno soffrire quando ci metto vicino quello che mi sta facendo da quasi 5 anni.

20 ago 2010

REALTÁ

Quello che mi fa imbestialire del fatto che mia moglie viva col mio ex-dottore è che me l’abbia nascosto per mesi e me l’ha detto solo quando cercavo di fissare un appuntamento con lui nel suo ufficio.
Ho decine di email che lui mi ha mandato mentre era alle Hawaii con mia moglie, mi dava consigli sui medicinali che prendevo e addirittura mi mandava ricette per comprarli.
Il più bel paragone che ho sentito è quello del prete che molesta sessualmente dei bambini, nessuno se lo aspetta e perfino la chiesa cerca di nascondere il misfatto, ma quando viene fuori è un casino per tutti quelli coinvolti, per me è lo stesso, non avrei mai potuto immaginare che il mio medico si scopasse mia moglie e anche se tutti quelli intorno a me mi dicevano che è stata Michele a fare una scelta matura di innamorarsi e scoparsi un medico famoso nella città più bella d’America adesso sono io che ho convinto tutti che mia moglie ha subito lo shock di perdermi come ero e a causa della confusione mentale ha trovato un bastardo con le braccia aperte che la consola, la scopa e fa da padre ai miei figli che sono ancora troppo giovani per capire quello che la madre gli sta facendo e cerca di raccontargli menzogne enormi per salvare le apparenze.
Io comunque capisco il dolore per la mia perdita come l’uomo che ero e continuo a condannare a pene infernali l’amante che non merita neanche di continuare a fare il lavoro che fa.

23 giu 2010

ATTESA

Non sono mai stato paziente in vita mia, quindi dover aspettare di fare o ricevere qualcosa non mi è mai andato bene. Adesso invece anche se ho trovato il sistema per tornare normale da almeno tre anni, devo aspettare circa ancora 4 mesi prima di poter fare la terapia che mi aiuta a rimarginare il trauma cranico. Ho due esempi per spiegare quello che mi succede, il primo è quello di quello in cui mi sto dissanguando mentre quelli che mi fanno le trasfusioni litigano per decidere quanto sangue devo avere, e l’altro è quello in cui ho rotto una tibia e tutti discutono sul fatto che io possa fare un gesso e mi dicono di continuare a camminare perché anche se mi fa male l’osso si riattacca da solo e se non si attacca dritto non fa niente.
Per divorziare ho già speso l’equivalente di quello che costa fare il doppio della terapia ad ossigeno che anche se è ancora sperimentale viene già usata dall'esercito Americano e viene da anni studiata per la capacità di attivare le staminali che abbiamo nel midollo spinale.
Esistono fior di studi di medici e scienziati che dimostrano questo fenomeno che, anche se fatto su cavie animali sono validi come gli studi di tante altre medicine fatti allo stesso modo.
Devo solamente aspettare ancora qualche mese e poi avrò finalmente la libertà di dimostrare al mondo che – come al solito e sempre – ho ragione.
Tutti quelli che mi hanno messo il bastone tra le ruote come minimo si vergogneranno ma io me ne frego e torno a fare il papà ed avere una vita normale.
Quelli che invece mi hanno ostacolato pagheranno con gli interessi il danno che mi hanno fatto, ma io su questo non dico nient’altro, chi vivrà vedrà.

21 mag 2010

PARALLELO

Se invece di un trauma cranico avessi avuto un tumore in qualche organo molto difficile da trattare ed ancora sotto ricerche mediche adesso sarei sotto trattamento medico che, anche se ancora sperimentale e molto costoso sarebbe sostenuto dalla mia famiglia Italiana senza nessun dubbio e avrei già fatto tutto il possibile per eliminare il male che mi uccide, sia fisicamente che mentalmente.
Il trauma cranico che ho avuto quasi 5 anni fa potrebbe essere curato con una terapia medica ancora sperimentale che però viene usata dall’esercito americano per tutti i soldati che in Iraq hanno incidente del genere.
Il fatto che costi molto e che non sia coperta da nessuna assicurazione medica perché ancora sperimentale e che io non sia in pericolo di vita fisicamente non mi permette di avere aiuto da nessuno nella mia famiglia e nemmeno da amici che mi sono sempre stati vicini e mi hanno sempre aiutato in tutto.
La mia morte è mentale, non fisica, e non posso farci niente in quanto non è visibile.
Sono abbandonato a me stesso e non esiste niente al mondo che possa dire o dimostrare in altri che possa farmi dare aiuto.
Quindi siccome la mia morte mentale non mi mette in una bara non interessa niente a nessuno quanto tempo potrò sopravvivere ancora e il fatto che io chieda aiuto in fretta crea indifferenza e fastidio.
A questo punto posso solo sperare che dopo il mio divorzio abbia soldi a sufficienza e autorità su come usarli per finire il trattamento cominciato due anni fa, non fatto bene e non terminato.

12 mag 2010

FEDE E CREDENTE

Tutte le ore che ho libere adesso - circa 15 al giorno – le spendo pensando, leggendo e studiando sia filosofia che metafisica e la loro comprensione mi ha aiutato a capire che la fede in un Dio e il dimostrarlo attraverso il far parte di una religione con le sue pratiche sono l’espressione del bisogno umano di esser parte di un qualcosa di esterno alla vita quotidiana che si considera in qualche modo superiore.

Ho letto che e’ stato lo sviluppo della neocorteccia cerebrale che fa capire la realtà a sviluppare l’ateismo, un fenomeno quindi relativamente recente, i primi ominidi in Africa ebbero il bisogno mentale e psicologico di credere nell’esistenza di un essere superiore che in qualche modo li poteva aiutare a superare le difficoltà continue in cui vivevano, con l’evoluzione la razza umana capì che vivere in gruppo e in zone protette da fortificazioni permetteva un livello di protezione molto superiore e quasi naturale in ogni momento.
Quindi da un lato l’uomo imparò a vivere in città ma la sua paura primordiale ed istintiva rimase, come si potrebbe altrimenti spiegare la paura del buio che si ha da bambini, se non che è istintiva, quindi senza ragione.
Così è anche la fede religiosa, istintiva e senza ragione, il filosofo Pascal disse che siccome non è possibile provare l’esistenza di Dio bisogna fare un tuffo di fede per crederci. La religione Cattolico-Cristiana dice che Dio è attento ai nostri bisogni e elargisce beni a seconda della nostra bontà di azioni e pensieri, ma questo non spiega l’esistenza di tragedie tipo un terremoto, l’eruzione di un vulcano o quello che mi è successo, quindi io adesso anche se il mio cervello ha subito un trauma uso la neocorteccia e credo in me stesso e l’intelligenza umana che è cumulativa e quindi anche immortale.
Quando un certo numero di persone concentrano il pensiero su qualche medesimo desiderio possono far sì che si verifichi e questi sono i casi che la scienza non riesce a spiegare e che sono stati spesso chiamati miracoli. Nel passato anche se le comunicazioni erano molto meno facili ed immediate di oggi, di miracoli se ne facevano di più forse perché le relazioni tra sconosciuti erano più facili e naturali, cioè non inquinate dal rumore del progresso e le sue tecnologie.
La religione Cristiana è importantissima non solo per la durata che ha ma anche per la sua vastità e coerenza attraverso diverse culture, il governo Statunitense, che è molto recente ha un basamento molto forte con la religione Cristiana anche se non vuole farlo vedere, l’uso della Bibbia nei giuramenti che si devono fare per vari motivi ne è un esempio chiarissimo.
Quindi io adesso ho superato la convinzione di aver perso tutto quello che avevo costruito in 40 anni di lavoro e studio per aver commesso qualche peccato e so che l’intelligenza umana, cioè Dio mi sta aiutando a tornare ad essere un uomo abile ed un padre pieno di amore e cose da insegnare ai miei figli che passeranno in avanti per generazioni i miei pensieri ed insegnamenti.

19 mar 2010

AGGIORNAMENTO SUL MIO DIVORZIO

Sto cercando da molto tempo di abituarmi all’idea che Michele ama un mio dottore perché in parte è sconvolta per avermi perso per sempre com'ero e perché vuole dare ai miei figli almeno un po’ di stabilità e sicurezza di vita in quanto l’avermi perso per com'ero ha devastato anche la sua vita oltre che la mia, ho molte altre donne intorno a me che stanno facendo il possibile legalmente per proteggere non solo la mia ricchezza mentale ma anche personale e di famiglia, anche se non tornerò mai più ad essere come ero prima dell’incidente mantengo esperienza, capacità e conoscenze che possono essere utilizzate pienamente per ricostruire la mia vita di successo che anche se sarà diversa da com’era può continuare a darmi grandi soddisfazioni.

Un saggio ha detto che Dio è questo momento perché non si può fare niente per cambiarlo ed ha la precedenza su tutto.
Questo concetto è la base su cui sto pianificando il mio futuro sia di breve che di lungo periodo, nessuno può sapere come sarò o sarà la mia vita tra uno o 5 anni quindi quello che dico o che spero non vale niente adesso, vale solo quello che faccio adesso per dopo e basta.
Mia moglie (per ora) dice che ero come un ombrello che ripara dalla pioggia e siccome adesso non posso più proteggerla si è trovata un altro.
Io le ho detto che l’ombrello protegge solo chi ce l’ha in mano e lo tiene nella posizione giusta, sopra la testa quindi anche se io potessi proteggerla ancora – cosa che vorrei e potrei ancora fare benissimo – lei si bagna perché è lei che ha buttato via l’ombrello cioè me.
Chi non si bagnerà mai saranno i miei figli che come padre proteggerò finché sarò vivo e che cercherò anche di aver vicino.
Il trauma cranico è il motivo del 90% dei divorzi oggi e il mio caso rientra nella maggioranza ma questo non giustifica il mio dolore né rabbia che restano i miei sentimenti più forti ma che forse si attenueranno col tempo, quindi nessuno può sapere come mi sentirò tra o qualche mese o qualche anno.
Per me prima succede e meglio è come tutto da sempre.

15 gen 2010

ERRORE

Quello che mia moglie Michele – da cui sto divorziando – non capisce è che abbiamo avuto due figli insieme ed abbiamo vissuto felicemente come coppia affiatata ed innamorata per 15 anni quindi il fatto che lei si sia innamorata di un altro e gli abbia dato il mio posto di uomo di casa e figura paterna per i miei figli è un errore madornale che in un futuro vicino la farà pentire amaramente di questa scelta solo basata sulla sua disperazione e sconvolgimento per aver perso il marito com’era e avere adesso un disabile che non riesce a camminare e quindi non lavora da anni e che per questi motivi è incavolatissimo col mondo e continua a fare una terapia in cui credono in pochissimi disperati al mondo.

Il suo desiderio e speranza disperata di cancellare e sostituire 15 anni di vita felice con poco tempo con un uomo molto più vecchio di lei e di me anche è non solo irrealizzabile ma penoso e di durata immediata (pochi mesi) io prima ho cercato di combattere con tutte le mie forze mentali questo processo ma adesso ho realizzato che posso solo compatirla e sperare che i miei adorati figli non possano venire influenzati da un uomo meschino, egoista e approfittatore. Sono sicuro al di là di ogni dubbio che tra non molto io mi riunirò ai miei figli e Michele si renderà conto dell’uomo che ha scelto in un momento di disperazione e quindi confusione e prenderà l’iniziativa di mettere le cose a posto come lo sono state per 15 anni.
Adesso posso solo sperarlo ma tra pochi mesi o anni non ho idea di quello che potrò pensare per il semplice motivo che quello che è successo un minuto fa è storia mentre quello che succede tra un minuto è futuro e quindi impossibile da predire. Tutto quello che posso fare adesso è augurare il meglio per tutti.