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21 mag 2010

PARALLELO

Se invece di un trauma cranico avessi avuto un tumore in qualche organo molto difficile da trattare ed ancora sotto ricerche mediche adesso sarei sotto trattamento medico che, anche se ancora sperimentale e molto costoso sarebbe sostenuto dalla mia famiglia Italiana senza nessun dubbio e avrei già fatto tutto il possibile per eliminare il male che mi uccide, sia fisicamente che mentalmente.
Il trauma cranico che ho avuto quasi 5 anni fa potrebbe essere curato con una terapia medica ancora sperimentale che però viene usata dall’esercito americano per tutti i soldati che in Iraq hanno incidente del genere.
Il fatto che costi molto e che non sia coperta da nessuna assicurazione medica perché ancora sperimentale e che io non sia in pericolo di vita fisicamente non mi permette di avere aiuto da nessuno nella mia famiglia e nemmeno da amici che mi sono sempre stati vicini e mi hanno sempre aiutato in tutto.
La mia morte è mentale, non fisica, e non posso farci niente in quanto non è visibile.
Sono abbandonato a me stesso e non esiste niente al mondo che possa dire o dimostrare in altri che possa farmi dare aiuto.
Quindi siccome la mia morte mentale non mi mette in una bara non interessa niente a nessuno quanto tempo potrò sopravvivere ancora e il fatto che io chieda aiuto in fretta crea indifferenza e fastidio.
A questo punto posso solo sperare che dopo il mio divorzio abbia soldi a sufficienza e autorità su come usarli per finire il trattamento cominciato due anni fa, non fatto bene e non terminato.

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