Mio papà (San Gianfranco)
quando voleva far ridere la famiglia ci diceva – quando si parlava di qualcuno
che non si vedeva da un pò di tempo: “ma chi? El Luiggi? Ah! Elsè malàd e pò lè mòrt....” che era il modo più perfetto per farci
capire che era nato, cresciuto e vissuto per tanti anni a Brescia (dove siamo poi nati io e mia sorella Anna) e –
in un certo senso – ricalcava anche un pò il fatto che lui era diverso dalla
mamma “una Veneziana purosangue” che per tanti anni andava a comprare il pesce
da cucinare al mercato di Venezia direttamente, per sfogarsi un pò del parlare
in Italiano perfetto e molto adeguato con tutti, quindi non parlava neanche il
dialetto di Verona – che non è poi tanto differente dal Veneziano. In questo
campo delle origini culturali e dialettali, San Gianfranco ha sempre avuto una
specie di attrazione particolare, perchè ogni volta che poteva ci raccontava
storie di quando era un bambino a Brescia, cosa faceva, dove andava e chi erano
stati i suoi amici di quei tempi (quasi un secolo fa)
in più ha sempre voluto passare i weekend andando a far trekking nelle montagne
che erano vicine a dove si abitava e poi sulle sue avventure delle scalate sull’Adamello
potrei scrivere un libro intero, tante ne ho sentite per ben più di una volta.
Comunque la frase che ho messo come titolo di questo post di
oggi era spesso accompagnata da questa: “el mè gà
fato vegnar i barigurdù” che secondo me vuol dire che gli ha fatto
venire i brividi, ma può benissimo voler dire qualcosa altro, io – anche se sono
nato a Brescia, il dialetto di quella città non lo so proprio.
In pratica questa è un'altra cosa che mi fa mancare mio
padre (adesso che
è passato a miglior vita) e – non so proprio perchè spesso faccio sogni
in cui c’è lui che mi parla ed usa queste frasi che possono essere solo sue,
nel senso che non ho mai sentito nessun altro – nemmeno un vero bresciano –
dirle.
Quindi il mio post di oggi lo dedico al mio papà che anche
se ho già fatto santo mi manca tanto e per il fatto che non posso fare come ha
fatto lui – e cioè dare l’esempio al figlio (mio figlio Brent) di come si fa a vivere una bella vita – anche se lavorando
duramente – con una famiglia al fianco che si vuole solo rendere molto felice,
nonostante tutto quello che può succedere.
Io poi ho intarsiato nella mia mente/memoria quello che mio
papà mi disse l’ultima volta che ci incontrammo , prima della sua morte o che “sono convinto che tutti abbiamo un anima, perchè ho visto
che lascia il corpo di tutti i miei parenti alla loro morte, quindi sono anche
un pò curioso di vedere dove si va dopo che si muore” che per me – come se
fosse necessario – dimostra bene il tipo di uomo che era mio padre, uno che era
sempre un passo avanti al resto del mondo sia scientifico che sociale.
In pratica io sto dicendo – anche in base a tutto quello che
ho imparato dalla mia esperienza di pre-morte – che sono sicuro che l’anima di mio
papà sta scalando l’Adamello con suo fratello Dino e con tanti altri che aveva
conosciuto e gli avevano lasciato un ricordo positivo mentre era vivo, perchè (mi ripeto) l’anima è tutto quello che è stato
fatto più dove si è stati – sia in positivo (Paradiso)
che in negativo (Inferno) – mentre si
trascorreva la nostra vita.
Bisogna anche tenere presente che, per chi va in paradiso è molto difficile ricongiungersi con chi è all’inferno e – ovviamente – per chi è all’inferno è impossibile uscire da lì per unirsi con chi è in paradiso, nonostante quanto possa essere l’amore che esiste l’un per l’altro/a.
Bisogna anche tenere presente che, per chi va in paradiso è molto difficile ricongiungersi con chi è all’inferno e – ovviamente – per chi è all’inferno è impossibile uscire da lì per unirsi con chi è in paradiso, nonostante quanto possa essere l’amore che esiste l’un per l’altro/a.
Ma su questo argomento devo dirvi di andare a leggere quello
che ho messo nel mio blog in Inglese e vi prego di farmi una donazione che –
anche se molto piccola – mi può veramente aiutare, se poi mi volete chiedere di
trattare qualche argomento di vostro interesse, basta che con la donazione mi
mettiate il messaggio di quello che vorreste che io dicessi qui e io prometto
che lo farò.