Mi sono arrivate molte domande sulla mia esperienza di
premorte (come si chiama adesso in Italia il NDE)
quindi posso dire - come avevo già detto prima - che io non ricordo di aver
parlato con Gesù – ma che mentre si muore si ottiene quella che molti oggi chiamano
intelligenza universale (o cumulativa)
che non è altro che il nostro pensiero, logica ed intelligenza sono libere di
funzionare senza più avere il bombardamento dei 5 sensi e delle notizie
continue che si ricevono al giorno di oggi (giornali, radio e
televisione con film e telegiornali).
Quando la nostra logica – e coscienza – sono aumentate si
rivede la propria vita fin dalla nascita e – grazie intelligenza universale – diventa possibile individuare ogni volta che abbiamo fatto del male ad altri
(a parole o con armi o anche con soldi o la
legge) ed è proprio con questa nuova capacità di valutare in che
modo si è vissuto che si può decidere da soli – senza il bisogno di nessun Dio –
in che modo si passerà l’etrnità.
Allora, siccome tutto quello che si fa o si ri-vive come
anime, non è altro che la proiezione di tutte le nostre esperienze, quello che
si ha fatto o imparato e anche dove si è stati, se si decide (individualmente) di meritare il paradiso si può
ricostruire sia i posti che ci sono piaciuti, le attività che ci hanno più
appassionato e perfino gli animali (cani, gatti, cavalli
ecc... ecc...) che abbiamo amato mentre si era vivi, quindi non è
che gli animali abbiano l’anima anche loro che li fa magari andare in paradiso,
siamo noi che – come anime – creiamo gli animali che più abbiamo amato e che
abbiamo avuti vicini da vivi.
Per quanto riguarda l’inferno anche quello – come il
paradiso – è personale, nel senso che siccome l’aldilà è costituito dalla proiezione mentale (o della
coscienza) di quello che si è vissuto mentre si era vivi, così come il
paradiso è formato da tutto quello di bello – o che abbiamo amato – da vivi, l’inferno
è tutto quello di brutto o doloroso che abbiamo subito nella terra dei vivi.
E qui gli esempi sono milioni di miliardi, perchè ogni
persona è diversa ed ha una vita diversa, chi ha ammazzato qualcuno viene
ammazzato nello stesso modo (sentendo tutto il
dolore) in eterno, oppure chi ha annegato un altro (anche se solo per errore o sbadataggine)
annegherà per sempre senza che nessuno lo aiuti e via così.
Quello che credo sia più interessante di tutto è che anche
chi si convince di aver passato una “vita modello” quando muore rivede la sua
vita con un punto di vista completamente diverso e magari si condanna al suo
inferno (personale) per sempre (o in eterno).
In pratica è tutto abbastanza semplice, basta capire che nell'aldilà tutto non è altro che la proiezione (anche al
negativo, per i peccatori) di tutto quello che si è vissuto mentre
si vive, con la differenza che non ci si può più convincersi da soli di aver
vissuto una vita meravigliosa o perfetta, l’intelligenza liberata dagli stimoli
che riceve mentre si vive prenderà la decisione più oggettiva ed onesta che si
può mai prendere, quindi a parte che non si va in un tribunale dove Dio è il
giudice, che dà il “giudizio finale”, siamo noi stessi – come anime – che ci
giudichiamo e decidiamo come trascorrere eternità, che non è altro che “l’adesso”
infinito (o eterno).
A mio parere anche questo è un modo magnifico ed
appassionante di come il nostro creatore ci ha fatto, quindi non solo siamo eterni,
ma abbiamo anche la capacità di decidere dove andare da dopo-morti.
Poi c’è anche chi mi ha chiesto del purgatorio, se è più
vicino all’inferno o al paradiso e qui posso dire che quando si va in
purgatorio, magari ci si va a scontare peccati di £basso impatto su altri” ma l’enorme
differenza è che chi è in purgatorio non solo sa che andrà in paradiso (dopo aver svontato i propri errori) ma il
paradiso lo vede addirittura, quindi – a mio parere – il purgatorio non è
orribile come l’inferno, ma anzi non è poi così male, visto che si sa già (e si vede già) che una volta che si sono
scontati – o riparati anche – i propri peccati/errori si andrà in paradiso (che – come dice la parola stessa - è veramente un paradiso!).
Ecco con questo spero proprio di aver risposto a tutte le
vostre domane e ricordate che chi ha avuto un esperienza di premorte non
solo non ha più paura di morire ma addirittura “aspetta e spera”
- http://www.leparoledegliangeli.com/it/premorte/2244-testimonianze-nde-la-scoperta-della-vita-nell-esperienza-nde-testimonianza-di-premorte-di-alessandro.html
- http://www.maurizioblondet.it/sulle-esperienze-di-pre-morte/
- http://www.antoniosocci.com/la-storia-del-bambino-che-e-stato-in-braccio-a-gesu/
- http://www.mednat.org/misteri/premorte.htm
- http://www.coscienza-universale.com/misteri/george-ritchie-straordinaria-esperienza-di-pre-morte/
- http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/la_vita_dopo_la_morte.htm
- http://www.potenzadellacroce.net/contenuti/pre-morte/pre-morte_indice.html
- http://www.oggi.it/people/vip-e-star/2013/02/01/in-coma-ho-visto-il-paradiso-ve-lo-racconto-intervista-esclusiva-a-eben-alexander/