Avevo un pastore a Ventura che veniva a
portarmi la comunione tutte le domeniche nel posto meraviglioso dove vivevo e –
anche se non voleva mai parlare con me di teologia – mi disse un giorno che il
dolore che mi tortura da più di 8 anni è il dolore che Gesù Cristo ebbe in
croce, poi è ho trovato un prete anche qui in prigione/Villa che mi ha detto
che queste mie sofferenze le devo prendere come il calvario che Gesù fece per
arrivare dove venne crocifisso.
Allora io posso dire solo che questi dolori
sono veramente tremendi e – anche se li soffro per l’amore che ho per i miei
figli e so che con la mia morte – ed eventuale resurrezione – finiranno, io
resto comunque tremendamente umano e non riesco a perdonare – come fece
Gesù dalla croce – quelli che mi stanno facendo soffrire cosί tanto, ed infatti
spendo ore e giornate intere a pensare a cosa gli farei io stesso se un giorno
potessi mai tornare ad avere un corpo che funziona, o – molto più
realisticamente cosa vorrei con tutte le forze della mia mente – cosa vorrei
che gli succedesse finché sono vivi.
La mia fede in un miglioramento drastico perό
non crolla per nessun motivo, perché io continuo a sperare che nel giro di
pochi mesi il mondo trovi il sistema di aggiustarmi e farmi tornare a vivere
coi miei tesori per tanti altri anni.
Recentemente mi é stato detto che questa mia
“fede ritrovata” è un effetto della mia condizione disabile, ma io posso solo
dire di andare a guardare qui sotto quello che questo pensatore del passato
disse sul fatto del credere in Dio e poi dipendi che l’uomo fin da quando imparò a trasmettere i propri pensieri (si pensi ai graffiti nelle caverne del sud
della Francia) espresse l’idea che dopo la morte la vita continua in un posto,
o dimensione, molto migliore di quella terrena.
Quindi io qui dico solamente quello che tutte
queste centinaia di ore in solitudine e sofferenza mi fanno dire per aver
chiarito meglio pensieri che l’umanità ha in mente da millenni e concludo
semplicemente dicendo che chi mi ha messo in questo calvario presto si
accorgerà di quello che ha deciso di farmi soffrire per anni.